Quel momento in cui si accendono delle lampadine...
Non riesco a definire la parola delusione, non è nelle mie corde. Ho imparato a considerare il “fallimento” come un momento di crescita, l'opportunità. Accidenti quant'è violenta come parola “fallimento”! Ci avete mai pensato? Fa subito pensare a scenari apocalittici e irreversibili, devastazione, carestia. Invece non è così, non sempre almeno. Per fortuna. Fallimento è quando non si esaudiscono le tue aspettative, quando fai un errore per qualsiasi motivo, che sia inesperienza, azzardo. C'è tutta la natura umana dentro al concetto di fallimento.
Ebbene oggi sto qui a definire un po' di cose del mio operato degli ultimi mesi, e sicuramente ci sono degli aspetti che si sono rivelati fallimentari. Ma vi prego di guardare a questo termine per quello che concettualmente rappresenta. La nuova via, la sperimentazione non soddisfacente, chiamiamola come volgiamo, sempre di fallimento in qualche modo si tratta.
La cosa straordinaria è che se siamo intelligenti costruiamo nel progetto l'ipotesi di un fallimento, in modo tale da poter far tesoro di quell'esperienza sbagliata e costruire, ricodificare.
In realtà l'essere umano è proprio fatto di esperienze fallimentari e di successi, ed entrambi pesano nello stesso modo nella bilancia della vita.
Mi trovo a ricodificare, riprogettare, gettare nuove basi, perché ho proiettato il mio mondo in una direzione non sbagliata, ma probabilmente inadeguata al mio modo di essere.
Riparto da qui.
Felice come dopo ogni ripartenza.
Perché la vita non è un videogame, è molto meglio. Non abbiamo un limite di tentativi, abbiamo coscienza e sogni che si inseguono, mescolano, e si lasciano vivere.
Oh Nico' MARK II in caricamento! :D
Con una valanga di belle idee da rendere vive.